Preludi per Arpa
Anna Maria Palombini arpa
Vergilii – Bucolicon Liber(tas)
Gruppo Caronte
€12,00
Preludi per Arpa
Anna Maria Palombini arpa
Vergilii – Bucolicon Liber(tas)
Gruppo Caronte
Quadrivium (LV 030)
2000
“Tìtyre, tù patulàe recubàns sub tègmine fàgi”. Scorrono lievi e dolcissimi i versi dell’incipit forse più famoso della letteratura latina. Quello che introduce il dialogo tra due pastori, Titiro e Melibeo, immersi nel mondo così idillico eppure doloroso delle “Bucoliche” di Virgilio. Quasi una magica filastrocca (ci perdonino i latinisti l’ictus segnato sulle vocali, necessario tuttavia a rendere meglio il ritmo cantilenante), sussurrata a bassa voce, per non turbare il valore maestosamente catartico del discorso poetico, che vibra di tensione emotiva, concentrazione formale, raffinatezza stilistica, fluidissimo nel suo impianto ritmico essenziale, rigoroso, metricamente perfetto, “affascinante”. Fascino è parola, etimologia docet, ma era anche il canto delle sirene, la musica che come dice Julien Gracq “ancora prima di esprimere affascina, incanta, apre un cammino”.
E quello percorso da Aurelio Samorì in questo “Vergilii – Bucolicon Liber(tas)” ammalia davvero. In primo luogo perché, ascoltando specialmente alcuni brani come “Carmina Daphnidis”, “Due strofi”, o “Lycidas et Moeris”, emerge con chiarezza quale sforzo, encomiabile, sia costato l’aver tradotto, ma potremmo benissimo dire sublimato in musica, l’opera virgiliana: a prescindere dall’indiscussa grandezza del modello, è evidente che lo studio attento del testo, delle parti metriche, della struttura compositiva si è tuttavia misurato con la sensibilità, la creatività, le suggestioni del compositore, dando vita ad una partitura fedele, certo, eppure originale e di grandi intuizioni.
Annalisa Reggi, dal libretto del CD