Luca Tessadrelli
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Esaurito
Esaurito
Tracklist
Concatenazione 1 (1984) 7:28
“…E forme celesti…” (1988)
- nei giardini dell’edera fiorente 2:16
- spot I 0:48
- “…in quelle acque solitarie in eterno io…” 5:42
- ed alfine tornano li corifei 3:16
- sequenza 2:39
- spot II – Finale 1:23
“…E apparve una cattedrale di cristallo…” (1989)
- tuum nomen fedi ad sidera cygni 4:59
- sogno di Cassiopea 8:08
- Pyrgus 8:59
Sette speculazioni sulla “melanconia” (1990)
- “subsistere nullum censuit ingenium, nisi sit dementia mixta” 2:50
- Palinodia a Saturno 3:52
- “Forget thy self to marble…” 3:49
- Nergal e Ninib 3:04
- “…AH, HA, AH…” 2:19
- “E paion sì al vento esser leggieri” 3:55
- “Vortici al sette” 1:07
Requiem (1990) 3:31
Artisti
Etichetta
Quadrivium (SCA 016)
Collana
Anno
1990
Fin dai primi lavori di Tessadrelli si è stabilito uno stretto rapporto fra i procedimenti tecnici propri dell’attività compositiva e quelli delle arti figurative, entrambi caratterizzati da particolari impulsi dinamici, di accumuli di masse, di giochi e contrapposizioni chiaroscurali che sfruttano totalmente le possibilità della tastiera.
A tal fine sono state adottate particolari tecniche compositive che nascono da un sound impressionistico per successivamente proiettarsi in nuovi spazi acustici e gestuali, attraverso la realizzazione di particolari idee formali quali “spot”, vere e proprie microforme di contrastanti entità timbrico-ritmiche (elementi di rottura di un sistema) e continuum sonori dalle rarefatte atmosfere. La tendenza a proiettarsi verso il futuro, attraverso nuove ricerche timbriche, non impedisce un recupero e una rivisitazione del passato, il Quattrocento fiammingo, di cui si riprendono forme speculative e compositive che ruotano attorno al “numero”, alla lettura in chiave simbolista della “Melancolia” del Dürer.
Su questa realtà si è innestata la collaborazione tra Luca Tessadrelli e Domenico Clapasson, che ha origine nel 1980. Si tratta di un rapporto che testimonia e sottolinea le possibili sinergie che emergono da un dialogo in cui compositore ed esecutore verificano insieme quotidianamente gli orizzonti aperti dalla attività speculativa e creativa del compositore.
Questa registrazione rappresenta la conclusione di un ciclo di collaborazione e di tirocinio artistico, che ha avuto per Tessadrelli e Clapasson l’obiettivo di ridare al pianoforte un naturale spazio espressivo e che si pone come punto di partenza per ulteriori ricerche nel campo della psicoacustica.