Non è facile descrivere in poche righe quella che è stata un’esperienza durata 25 anni. È ancora meno facile quando si tratta di una storia che coinvolge molti attori (artisti), vicissitudini locali e non, si svolge in un contesto, più generale, fatto di pubblico, di eventi pubblici, di critici musicali, di istituzioni concertistiche e di molti altri ingredienti tipici del mondo della musica.
Proviamoci.

Il Marchio EGEA viene presentato, per la prima volta, nel 1994 in occasione di un concerto di Umbria Jazz al Teatro Morlacchi a Perugia. Il concerto promosso dall’etichetta è presente nel cartellone della XVIII Edizione della manifestazione umbra. In quella occasione vengono presentati tre progetti: Nausicaa, Nauplia e Fiabe. Nausicaa è il progetto che vede protagonisti Enrico Pieranunzi e Enrico Rava; Nauplia invece Maria Pia De Vito e Rita Marcotulli; Fiabe, Gabriele Mirabassi e Stefano Battaglia. La veste grafica dei tre CD in cui è fissato il contenuto musicale dei progetti è decisamente omogenea, così come, all’ascolto, il tipo di presa del suono.

Si desume quindi, sin dalle prime produzioni, il tentativo e la volontà dell’etichetta di assumere una forte identità. Aldilà dei due caratteri evidenziati, tutto sommato scontati per un marchio con vocazione identitaria, a ben guardare vi sono altri caratteri, più propriamente musicali, che riaffermano l’inizio di un percorso esplorativo verso la costruzione di un mondo musicale proprio, definito. Quello che potremmo chiamare, il mondo musicale EGEA.

Cosa accomuna questi tre CD? Innanzitutto, tutte le musiche proposte (contenute nei CD) sono lavori composti direttamente dagli artisti per l’occasione. Nessuno standard, ma musica originale quasi sempre scritta. I musicisti chiamati a realizzare le produzioni, hanno, nella maggioranza dei casi, formazione eterogenea. Hanno condotto studi classici e frequentano altri linguaggi come quello Jazz o quello riferito alla musica popolare. I materiali musicali di partenza, seppur differenti, hanno connotazioni chiare, generalmente sono riferiti a tradizioni musicali-culturali del sud d’Europa o di aree geografiche di tradizione sudista. L’elaborazione dei materiali di partenza, viene condotta, cercando di evitare gli stilemi tipici del Jazz nordamericano, nel rispetto, per quanto possibile, della natura dei materiali stessi.

Il pubblico di quel concerto apprezzò spontaneamente, e credo sinceramente, la novità della proposta e la qualità dell’esecuzione offerta dagli artisti. Anche la stampa, aldilà di qualche giudizio affrettato, si espresse in termini positivi rispetto al concerto ed ai lavori fissati su CD. Il Teatro Morlacchi era gremito di gente (entusiasta) ed anche i responsabili di Umbria Jazz furono contenti.

Erano state poste così le basi per quello che sarebbe diventato, con il tempo, il micro-mondo EGEA. Un micro-mondo fatto di musicisti curiosi e disponibili, avvezzi a confrontarsi con l’etichetta per la realizzazione dei propri progetti, di un pubblico di appassionati attento alle novità EGEA, di giornalisti che apprezzano il lavoro dell’etichetta, di organizzatori aperti che ospitano i progetti nei loro festival, di tutti noi che assiduamente lavoriamo con entusiasmo a ciascuna produzione.

Nacquero così il negozio EGEA, nel cuore del centro storico di Perugia, l’attività di promozione dei concerti dei musicisti EGEA, in Italia e fuori, l’etichetta discografica per bambini, le edizioni musicali EGEA ed molte altre attività.

Leggi la storia di EGEA Records.